(Trad.: L'uovo sodo sbucciato e pronto)
Avendo un figlio in età da scuola
media, o secondo grado come dicono ora, ho scoperto che oggigiorno le
ricerche per la scuola si fanno su Internet. Bella scoperta direte
voi, siamo nel 2016 e me lo dovevo anche aspettare. Quello che non mi
aspettavo però, è tutto quello che offre Internet in quanto a
ricerche scolastiche! Una cosa che i professori di mio figlio gli
raccomandano è “non copiate solo da Internet, ma fatela voi”,
che tradotto significa “non copiate la pagina di Wikipedia come
scimmie, che già me la sono letta e vi sgamo (Trad.:scopro)”. Ma
i poveri professori non possono controllare tutti i siti che
permettono di scaricare ricerche, temi e riassunti belli e fatti. E
molti siti offrono compiti già fatti in altre scuole, scritte da
altri ragazzi, divise per livello di apprendimento, grado di
difficoltà e magari anche il voto a cui si mira. Gli stessi
professori ormai non la fanno neanche più copiare a mano, ma si
limitano a farsi stampare la copia di quello che i ragazzi hanno
trovato.
Io mi ricordo che ai miei tempi, e ai tempi di molti di quelli che mi leggono, le ricerche si facevano sull'enciclopedia, si ricopiavano sul quaderno mettendoci magari anche ore per farlo, e se eri fortunato il professore forse ti diceva bravo. C'era quella difficoltà del fare, che ora sembra scomparsa. L'unica difficoltà oggi è digitare su Google quello che vuoi cercare, fare il copia e incolla, e stampare. E conoscendo il livello di attenzione dello scolaro tipo delle scuole medie, vanno a scegliere il primo sito subito dopo Wikipedia. Cosi vince anche il sito con la miglior indicizzazione e SEO, e non quello che magari ti da più notizie o informazioni. Non voglio dire se era meglio o peggio, ma è proprio la mancanza di impegno, o meglio il minimo dell'impegno a lasciarmi sgomento.
Io mi ricordo che ai miei tempi, e ai tempi di molti di quelli che mi leggono, le ricerche si facevano sull'enciclopedia, si ricopiavano sul quaderno mettendoci magari anche ore per farlo, e se eri fortunato il professore forse ti diceva bravo. C'era quella difficoltà del fare, che ora sembra scomparsa. L'unica difficoltà oggi è digitare su Google quello che vuoi cercare, fare il copia e incolla, e stampare. E conoscendo il livello di attenzione dello scolaro tipo delle scuole medie, vanno a scegliere il primo sito subito dopo Wikipedia. Cosi vince anche il sito con la miglior indicizzazione e SEO, e non quello che magari ti da più notizie o informazioni. Non voglio dire se era meglio o peggio, ma è proprio la mancanza di impegno, o meglio il minimo dell'impegno a lasciarmi sgomento.
Non voglio fare il moralista, capitemi,
solo che frequentando siti in inglese per la mia attività nella
grafica digitale e rendering 3D ( Extend3D ), ho scoperto una cosa
assurda: gli americani preferiscono i tutorial video a quelli
scritti. Quando iniziai anni fa' c'erano un sacco di tutorial
scritti, con foto, screenshot e descrizione passo passo, tutto in un
bel file PDF. Cosi, uno se lo scaricava, se lo leggeva e lo metteva
in pratica. Anche chi non capiva niente di inglese poteva capirlo, un
po' con i traduttori, un po' indovinando le parole, ma ce la facevi.
Oggi per il 3D, almeno per il DAZ Studio (il software che uso
principalmente), tutti i tutorial sono diventati video. E cercare di
capire quello che dice un americano, ora con lo slang della costa
Ovest, ora con quello della Est, è assurdo. Stai la a guardare
questo tizio che clicca, poi parla questa lingua molto più simile
all'arabo che all'inglese, riclicca, e non hai capito niente. Proprio
per questo chiesi ad un amico che lavora professionalmente in questo
campo, il perché di questa scelta, e la sua risposta fu che gli
americani preferivano i video allo scritto. Ora, la mia paura non è
che fra circa 2 o 3 anni i ragazzi si scaricheranno il film di Troy
per studiare l'Eneide, ma che cercheranno di fare sempre meno con il
minimo sforzo possibile, e magari porteranno questa mentalità un
domani nella vita lavorativa. Ma non credete cari professori che mi
leggete, che assegnare la ricerca e dirla di farla in Power Point sia
una soluzione al problema. Certo dire ai ragazzi di usare un software
che praticamente è usato molto poco - o almeno io l'ho visto usare
molto poco, giusto da un paio di professori all'università ai bei
tempi che furono – e che per il quale non esistono cose già pronte
per l'argomento trattato, sia la soluzione. Proprio l'altro giorno,
cercando una cosa su Internet, mi sono imbattuto nel sito di un
vostro collega, con tanto di foto di questo signore, che offriva
ricerche sia in formato PDF, video, e
presentazioni in Power Point già belle e fatte!!! Si dovevano
solo scaricare, stampare e consegnare. Cosi tutti potranno avere il
loro bell'ovetto sodo già sbucciato e pronto da mangiare. Buon
appetito.
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