Di ignoranza virtù

Potrà sembrare il parlare di un vecchio barbogio, ma attualmente mi sembra che il livello di ignoranza fra le nuove generazioni salga a dismisura. A parte il simpatico screenshot qui di lato, ai cui protagonisti si dovrebbe levare coattamente il diritto di voto, la maggior parte dei giovani e dei giovanissimi sembra impelagarsi sempre più in un abisso di non-conoscenza.
Non voglio fare il moralista, o il saccente, cose che non sono, ma in effetti mi sembra che oggi giorno il trend è il non-sapere, e il non voler sapere. Eppure è strano, perché oggi come oggi, i giovani hanno questo incredibile mezzo di conoscenza che è internet, ma non lo sanno usare. Quando ero piccolo io avevo un enciclopedia, e neanche una di quelle importante come la "Trecani" o "I quindici"; io ne avevo una che si chiamava "Nuovo vedere e sapere", era un enciclopedia molto semplice, quasi elementare, ma mi bastava. Certo ne aveva anche una della Garzanti, ma a 12/13 anni, non puoi capire tanti concetti, e poi era di difficile consultazione a causa di un complicato sistema di capitoli e sottocapitoli numerati. In pratica l'indice della Garazanti non ti diceva volume e pagina, ma ti dava un numero; e in base al numero dovevi capire in quale volume stava. Comunque, io con questa enciclopedia elementare, ogni volta che avevo bisogno di sapere qualcosa, me la prendevo, me la sfogliavo, la leggevo e imparavo. Ho imparato cosi che i dinosauri sono vissuti milioni di anni fa, che con gli esseri umani non si sono mai incontrati, e che Spielberg non ne ha mai ucciso nessuno. Ho imparato che le nuvole sono fatte di vapore acqueo, che le strisce bianche in cielo sono i vapori condensati dei motori a reazione, e non pericolose scie chimiche che controllano il clima e avvelenano le persone. Ho scoperto che la terra ha diversi strati di roccia, via via che si scende fino al magma, ma in nessuno di questi vivono degli alieni lucertoloidi, che vogliono controllare il mondo tramite i loro agenti mutaforma.
E se queste cose le potevo imparare cosi semplicemente, perché oggi, che tutto il sapere del mondo ce lo possiamo portare con noi, spesso non si sanno? E' come se ci fossimo stancati del troppo conoscere, non vogliamo sapere che il mondo è in guerra e noi siamo una piccola isola di pace, non vogliamo sapere che ci sono milioni di bambini che muoiono di fame e malattie, mentre i nostri li ingozziamo fino a farli diventare obesi. Non vogliamo sapere che gli immigrati che rischiamo la vita per arrivare da noi, lo fanno per scappare da guerre e malattie. Non vogliamo sapere che le scarpe, i vestiti, gli orologi, i tablet e il 90% di quello che indossiamo, guardiamo, compriamo e buttiamo è prodotto in paesi dove il lavoro è sinonimo di schiavitù.
Tutto queste cose non le vogliamo sapere,vogliamo vivere nella nostra beata ignoranza, belli al calduccio. E si, perché la conoscenza fa male, fa molto male. La conoscenza ci punzecchia la coscienza, si mette come un tarlo nel nostro cervello, e ogni volta cerca di farci riflettere. Sarebbe bello se il mondo fose bianco o nero, noi bravi e loro cattivi, noi belli e loro brutti, noi giusti e loro sbagliati,  ma non è cosi. Il mondo è fatto tanti colori, con tante sfumature, e noi possiamo conoscere tutta questa incredibile e folle vita che ci circonda. Quando ci mettiamo a navigare su internet, preferiamo metterci a cliccare i "mi piace" sotto la foto che dice "Indossa felpa dell'areonautica, mandato in Siria con gli F35", però magari non approfondiamo e scopriamo che in realtà è un articolo satirico di Lercio.it. Magari non sappiamo nemmeno che Lercio.it è una sito satirico, a tratti boccaccesco, e non certo una testata a livello nazionale.
La verità è che l'ignoranza ci piace, ci piace assai. E' bello cliccare sotto le foto del gufetto che manda a quel paese, ma ci scocciamo se dobbiamo leggere un articolo sulle motivazioni della primavera araba. Forse hanno ragione le Femen, che per far passare il messaggio delle proteste, se lo scrivono sul seno nudo, altrimenti non sapremo neanche perché stanno a protestare.

E certo non vedo bene neanche le nuove generazioni, ci pensavo proprio oggi a pranzo, quando erano piccoli quelli della mia generazione (1970 circa), in TV oltre ai cartoni dei robot e delle ragazze dello spazio, andavano in onda anche classici dell'infanzia a cartoni, uno su tutti l'adattamento a cartoni del libro Cuore. Premetto, io ho cercato di leggerlo il libro Cuore, ma all'epoca allo scrivano fiorentino, preferivo il mago Raistlin Majere e compagnia. Ma quei cartoni però me li ricordo, e nella loro semplicità mi hanno raccontato le storie scritte da de Amicis. E quando oggi mio figlio, a pranzo per l'appunto, mi ha chiesto della "Piccola vedetta lombarda", io sapevo di quello che parlava, anzi mi ricordavo anche chi era Enrico Bottini. Ora vedendo i cartoni che seguono, sempre salvando poche mosche bianche, mi chiedo che cosa insegnino a loro. Mi sto accorgendo che vanno sempre più scemando nella demenza e nella stupidità. Sono partiti con quello del coniglio magico (scopiazzatura trash di Doraemon), per passare all'ancora peggiore Gumball, ottimo solo dal punto di vista della realizzazione tecnica, per arrivare a un odioso e disgustoso cartone dove c'è un ragazzo indiano con un serpente, che perpetrano ogni tipo nefandezza e cose disgustose.

C'era un film di qualche anno fa, si chiama Idiocracy, e parla di un futuro distopico in cui tutta l'umanità è ignorante e sottosviluppata. Dove si vedono solo trasmissioni trash in TV e il presidente degli USA è un ex wrestler/pornodivo. Come sempre la fantascienza può essere due cose, o semplice racconto di fantasia o presagio di un mondo che verrà....speriamo bene.

Le leggi fondamentali della stupidità umana


  • Prima Legge Fondamentale: Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
  • Seconda Legge Fondamentale: La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.
  • Terza (ed aurea) Legge Fondamentale: Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita.
  • Quarta Legge Fondamentale: Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
  • Quinta Legge Fondamentale: La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.

Corollario: Lo stupido è più pericoloso del bandito.

di Carlo M. Cipolla

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