Soluzioni semplici a problemi complessi

 


In rete c’è una petizione per rimuovere Squid Game dal palinsesto di Netflix, la motivazione è che il programma non è adatto ai minori e molti bambini hanno iniziato a imitare le modalità dei giochi visti nella serie Tv. Per quei due o tre che non conoscono Squid Game, o il Gioco del Calamaro, ricordo che è una serie TV, una serie TV coreano in lingua originale, che si trova nel catalogo di Netflix (non mi fate spiegare cos’è Netflix che altrimenti non la finisco più). In questa serie in lingua originale (cioè in coreano) i vari protagonisti devono fare dei giochi da bambini, tipo “Un,due, tre, stella”, o giocare con le biglie, e chi sbaglia muore. Perchè fanno questo? Per i soldi!
Naturalmente Squid Game è un invenzione, è una serie TV, le persone non muoiono realmente sono attori. E proprio come serie TV ha il suo rating, cioè fino a che età un minore può vedere questa serie. Se non ricordo male il rating di Squid Game è PG14, cioè un minore di 14 anni non la può vedere, anche se secondo me dovrebbero alzarlo. Allora, come fanno dei bambini delle elementari a vedere una serie non dedicata a loro? Le risposte sono due: o i genitori di questi bambini se la vedono in santa pace, fregandosene che i figli stanno seduti di fianco a loro, e pensano “tanto è piccolo, non capisce”; oppure, notoriamente più svegli di alcuni genitori, se la scaricano sui loro device e se la vedono nella loro stanzetta in grazia di Dio.
Allora il problema è questo: dobbiamo impedire ai bambini di vederla, e i più furbi che fanno? Indicono una petizione per dire a Netflix di cancellare la serie. Quando più semplicemente potrebbero stare più attenti a quello che fanno i loro figli. No, è più facile fare click su una petizione online che sedersi e parlare con i propri figli, interessarsi a loro, e fargli capire che è sbagliato vedere cose non adatte alla loro età. Diciamo invece a Netflix che è brutta e cattiva, di non trasmettere proprio più queste cose, ed eliminiamole dal suo palinsesto, cosi questi genitori possono tornare a vedersi il Grande Fratello Vip o il Contadino cerca moglie.
Devo dire che io non sono proprio il tipo che dovrebbe fare la ramanzina a queste persone, io per primo ho fatto vedere un programma non adatto a mio figlio quand’era piccolo, devo confessarlo, quando aveva tre anni a mio figlio ho fatto vedere Inuyasha! Per i molti che non lo conoscono Inuyasha è un anime (trad. un cartone animato), dove il protagonista, un mezzo-demone, va in giro per il Giappone feudale, in compagnia di una ragazza dei nostri giorni. Insieme vivono fantastiche avventure, sconfiggono i demoni cattivi, e si alleano con altri personaggi nel corso della serie. A nota bene, Inuyasha l’ha creato Rumiko Takahashi, la creatrice di Lamù, Ranma ½ e Cara dolce Kyoko per intenderci.
Comunque a mio figlio piaceva, poi un giorno una nostra vicina di casa ci ha fatto notare che non era il caso di far vedere l’anime a mio figlio, sia perché era violento, ma più che altro perché era lontano dalla nostra cultura (afamocc…. Il mio pensiero in quel momento). Cosi, anche su consiglio di mia moglie non ho fatto più vedere Inuyasha a mio figlio, almeno finche non ha fatto 10 anni. Naturalmente ai miei figli non ho fatto vedere un sacco di cose nel corso degli anni, come il filme di Watchmen, i Batman di Bale (ma neanche quelli con George Clooney che facevano schifo), e tanti altri film e anime vietati ai minori.
Mio figlio ora ha 16 anni, Inuyasha se lo è visto per conto suo, ha recuperato molti dei film che non gli ho fatto vedere, e inoltre vede serie anime che io non vedrei mai, tipo Jojo e Baki.
Ora, qual è il punto del discorso, lo stesso di primo, i bambini devono vedere le cose per la loro età, e i genitori devono fare il loro dovere, cioè fare i genitori. Non devono disinteressarsi dei figli, anzi, si dovrebbero sedere insieme a loro e decidere insieme cosa fare o vedere. E fatelo ora, quando sono piccoli, che non resteranno piccoli per sempre, poi crescono e vi mandano a quel paese. E il problema li non sarà più Squid Game, ma altri.
Io non voglio salire sul pulpito, ma il problema è evidente, sempre più spesso cerchiamo soluzioni semplici a problemi complessi, quando invece la soluzione è faticata e complessa. La soluzione trovata per Squid Game è la stessa trovata in mille è più casi, lasciamo che ci pensino gli altri che io non voglio fare il minimo sforzo. Sarà assurdo, ma è la stessa soluzione che abbiamo trovato per l’inquinamento, e ora rischiamo il disastro ambientale.

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